giovedì 20 giugno 2013

RESET


Apprendo da un articolo della Nuova Venezia che il Sindaco Querini accusa la commissione di essersi limitata nel corso della sua breve, ed aggiungo, inesistente vita a richiedere documenti. Al di là del fatto che spetterebbe al Presidente Fagotto difenderne l’operato, traiamo le dovute conclusioni sul fatto tocchi ad altri farne le veci.

Per intervenire efficacemente su un tema importante come quello del Parco, è necessario conoscerne gli elementi fondamentali - altrimenti è meglio tacere e starsene a casa - infatti, non è raro che il Sindaco si sia inventato motivazioni incredibili pur di far passare i propri provvedimenti. Indimenticabile la motivazione  a settembre 2012 secondo cui il Consiglio comunale di Cinto doveva aderire alla Città Metropolitana, ovvero fregarsene della volontà dei Cittadini di passare in Friuli pur di sedere in una conferenza, mai nata, preparatoria dello Statuto metropolitano, mai fatto.
Lo smemorato Sindaco dovrebbe ricordare che la commissione si è adunata per un numero limitato di sedute, in quanto i commissari svolgevano, gratuitamente, la maggior parte della propria attività preparativa prima della seduta.  
Ad esempio la lettera per l'accertamento della demanialità idraulica, scritta a marzo 2012 per la commissione e per il Sindaco dal sottoscritto, la cui risposta, giunta ad Aprile 2012, fu “eclissata” per ben 10 mesi dall’Amministrazione, nonostante le richieste del medesimo di chiarimenti. Come dimenticare l’incontro con l’Assessore della Provincia di Venezia al Turismo Andreuzza organizzato dall’Assessore Kety Sut e finalizzato alla promozione del Parco. Come dimenticare il parere votato a larga maggioranza dalla commissione sui percorsi POR-FESR a dicembre 2012 (Querini le definisce contraddittorie ma in realtà sono state sostenute da parte della maggioranza e da tutta la minoranza: tranne da lui). Come dimenticare i solleciti alla Provincia di Venezia per la produzione del piano ambientale del Parco, nemmeno arrivato intero. Come dimenticare la richiesta di incontro con i responsabili provinciali per giungere ad una conclusione alla creazione dell’agognato Parco. Come dimenticare il resoconto dei contributi ancora bloccati dalla Provincia riferiti dal Consigliere Bagnariol.
Se poi si aggiunge che la documentazione fornita era spesso carente e deficitaria, si capisce in quali condizioni si doveva lavorare.
Basta leggere i verbali delle sedute per contarle e per vedere cosa facevamo in quel marchingegno diabolico voluto anche dal Sindaco, tanto da far di tutto pur di porci il suo fidato Presidente Fagotto. Abbia il coraggio di pubblicare i verbali. Un’osservazione, si vedranno chiaramente le assenze del Sindaco: forse a causa di ciò non ricorda cosa abbia fatto la commissione, in sua assenza.

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