lunedì 17 giugno 2013

Una bugia manda in frantumi la maggioranza: Querini inganna la minoranza e i suoi assessori sulla Commissione Parco e finisce sotto.

Fatidico il penultimo punto all'ordine del giorno per Sindaco e Giunta.

Già due sedute fa, in Consiglio comunale la proposta bipartisan promossa da Falcomer, Bagnariol, Sut Kety e Sut Giulio divideva il consiglio comunale a metà: i consiglieri chiedevano di finire il tratto del parco che avrebbe completato il percorso Cinto-Palù-Sesto, così come aveva deciso la commissione Parco (dicembre 2012). Finì in pareggio con piena soddisfazione del Sindaco che invece di proporre un progetto condiviso persisteva per la realizzazione di un progetto senza la maggioranza dei Consiglieri.






Il Sindaco Querini, il Presidente della Commissione Fagotto e il vice Sindaco Amadio (bilancio e lavori pubblici) speravano di arrivare in un futuro consiglio con il loro progetto esecutivo, così da imporlo col ricatto dell'assenza dei relativi tempi necessari per modificarlo.

Molto probabilmente il Sindaco l'avrebbe avuta vinta se la Lista Caomaggiore con una proposta firmata da Coccolo non avesse riproposto la proposta della commissione. Anche in questo caso i numeri avrebbero dimostrato l'irrimediabile spaccatura del Consiglio ma data la parità (8 a 8) che andava a profilarsi fin dall'inizio della discussione, la proposta sarebbe stata respinta, se non fosse che...

...il Sindaco, nel tentativo arrogante di spiazzare la minoranza, rivelava che, nonostante venisse regolarmente convocata da Fagotto con l'ausilio del responsabile del servizio tecnico (pagato), la commissione (non remunerata) non esistesse, in quanto a suo dire era scaduta più in un anno fa. In Consiglio si è scatenata una vera e propria bufera di accuse di malafede al Sindaco da parte della Lista Caomaggiore, di Bagnariol e Giulio Sut a cui si sono unite quelle sconcertate degli assessori Pigafetta e Kety Sut che, in quanto membri della commissione, si sono sentiti traditi direttamente dal Sindaco.

In buona sostanza, la commissione veniva convocata in determinati sabato mattina da Paolo Fagotto, con invito recapitato a casa dei Consiglieri da un messo comunale. Alla seduta partecipava il Responsabile del Servizio tecnico per consulenze e a cui spettava di redigere il verbale. A ciò si aggiunga l'aggravante che quest'ultimo doveva sottrarsi agli orari di apertura al pubblico per seguire i lavori di una commissione che il Sindaco sapeva non esistesse. Oltre al danno la beffa... Una messa in scena a spese dei Cittadini.

Il Sindaco, vista la mal parata, si è visto costretto a sospendere la seduta nel tentativo di ricomporre la maggioranza. Adunatisi in separata sede sembra sia consumata la spaccatura definitiva. Ripreso il Consiglio, il Sindaco ha dovuto mettere ai voti la proposta Coccolo che ha visto anche l'appoggio degli Assessori Sut e Pigafetta ottenendo la maggioranza assoluta dei voti.

Una storia travagliata quella della Commissione Parco per il Sindaco fin dall'approvazione nel 2011. All'epoca il Sindaco non si era accorto che con la maggioranza aveva approvato la costituzione di una commissione ispettiva, la cui presidenza sarebbe spettata di diritto alla minoranza. Nel frattempo aveva infatti promesso la presidenza a Paolo Fagotto. A quel punto il Sindaco bloccò i lavori della commissione, riportò la delibera istitutiva in consiglio e la ritagliò appositamente per permettere a Fagotto di diventarne il presidente.

Inutile sottolineare lo sgomento che è seguito. Di fatto ci saranno importanti conseguenze. Non è la prima volta che il Sindaco e Giunta vanno in minoranza. Già a Settembre il Consiglio di Cinto si pronunciava contro la proposta sostenuta dal Sindaco relativa alla Città Metropolitana e a favore della proposta Falcomer sul passaggio in Friuli. All'epoca il Sindaco resse il colpo, ma ora la situazione si fa più delicata.

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